l chiama angeli può essere di diversi tipi e materiali: d’oro o d’argento, colorato e non, può avere strass e incisioni. Oggi ogni donna in dolce attesa indossa questo bellissimo gioiello appeso al collo. Si tratta di una sorta di strumento musicale che emette, quando la mamma si muove, una dolce melodia. Va indossato sia durante i mesi di gravidanza, ma anche dopo il parto. Questo bijou è formato da una lunga catenella in metallo o un cordoncino, che arriva più o meno fino all’ombelico. Alla fine vi è appeso un ciondolo a forma di pallina che, all’interno, contiene un sonaglio, un mini xilofono. Il suono che emette, è delicato e rilassante per il bambino nella pancia. Ma a cosa serve e come è nato il chiama angeli?
Questo splendido gioiello è detto anche “bola messicana” e risale a tempi molto antichi. Proviene dal Sud America, la leggenda narra che il gioiello venisse regalato come augurio di buon auspicio per le future mamme. Come già saprete, nella religione cattolica, e non solo, si crede all’esistenza degli angeli custodi. Infatti, proprio questo ciondolo, sarebbe in grado di richiamare l’attenzione dell’angelo custode che accudirà mamma e bambino durante i nove mesi di gestazione.
Per quanto riguarda la scienza, invece, il chiama angeli servirebbe a calmare il bambino. La mamma, posizionando il ciondolo a contatto con la pancia, permette al piccolo di sentire la sua presenza e la dolce melodia. Inoltre, funziona anche da “orologio”. Infatti, grazie al suono emesso dal gioiello, quando la mamma si muove, il bambino comprenderà la differenza tra il giorno e la notte.
Un altro importante utilizzo di questo grazioso ed allegro gioiello, è durante l’allattamento del bebè. Potete accorciare di qualche centimetro la catenella e usare il chiama angeli come distrazione durante i pasti del vostro piccolo. Questo delicato gioiello potrebbe essere anche, se si vuole, tramandato di madre in figlia, come una sorta di passaggio del testimone. Infatti, molto spesso il vero angelo custode è la mamma!